
29 Set Lo Specchio Fotografico
Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Grimilde
Lo specchio e la fotografia sono due mezzi che consentono di avere una fedele riproduzione della realtà. Tale affermazione è largamente condivisibile, tanto da risultare quasi ovvia. La novità è che l’apparente staticità di questa supposta conformità con l’originale, non esiste. Da un punto di vista dinamico, infatti, un’immagine è fedele non solo quando corrisponde alla realtà dei fatti ma anche quando risponde, in maniera costante e coerente, alla fiducia che gli accorda l’osservatore.Questo è il presupposto teorico che sostiene “Lo Specchio Fotografico”, l’esistenza di un’immagine fissa e in continuo movimento, che da e toglie il permesso di esistenza all’intera realtà, soggetto incluso.
Pensate, ad esempio, a ciò che accade quando vi guardate allo specchio. Quanto vi sentite rassicurati dal trovare una conferma della vostra immagine e quanto vi turba non trovare un’esatta corrispondenza? Beh, alla nostra Grimilde succede proprio questo, si terrorizza dal non ritrovare più nello specchio la conferma di ciò che si aspettava. Quando l’immagine ci tradisce, perché non rappresenta più i fatti, può essere spaventoso e ancor di più può esserlo quando siamo noi a tradire l’immagine, non rappresentando più quei fatti a noi tanto cari. E allora, proprio come Grimilde, il più delle volte, cerchiamo di eliminare fisicamente ciò che non corrisponde alle nostre aspettative, magari con una tintura per capelli.
“Lo Specchio Fotografico”, lungi dal voler definire cosa sia giusto o cosa sbagliato, cosa sia bello e cosa sia brutto, offre un’esperienza per rivedere in maniera creativa il proprio essere osservatore e aggiornare in maniera autenticamente serena il proprio sguardo sulla realtà dei fatti. L’obiettivo è aiutare la Grimilde che è nascosta in ognuno di noi, a prendere coscienza di come l’immagine che vede nello specchio non è affatto lontana da lei, proprio perché intrinsecamente connessa al suo sguardo. Starà a lei decidere se farsi bionda, accentuare il viola del suo ombretto o smettere di truccarsi.
Questo è quello che succederà a Milano, l’11, il 18, il 25 ottobre e l’8 novembre, in via Correggio 65, dalle 19:45 alle 21:15. In un clima di collaborazione creativa e di sospensione del giudizio, “Lo Specchio Fotografico” permetterà, a chiunque vorrà farne esperienza, di scattere foto e osservare foto già esistenti al fine di acquisire nuove modalità espressive, più attuali, autentiche ed efficaci, al di fuori di qualsiasi standard precostituito.
Come psicologo gestalt e consulente espressivo il mio ruolo saà quello di facilitare l’innescarsi di questo tipo di esperienza e sostenere la funzione creativa, generatrice di cambiamenti personali, al di là dell’insegnamento di qualsiasi tecnica fotografica o canone espressivo.
Vi aspetto!