
06 Feb Il viaggio nella gratitudine di Simple Abundance
Ascolta: The sound of silence, Simon & Garfunkel
Ho già scritto in un altro post su questo blog quanto ritengo importante la cura di sé, che non è andare dal parrucchiere o dall’estetista – anche se sono cose importanti – ma ha a che fare piuttosto con un approccio generale e complessivo alla nostra vita che abbia alla base il concetto che la persona più importante della nostra vita… siamo noi.
Molto spesso non sappiamo bene da che parte cominciare con questa cura di sé, cura di noi stessi, e la prima vera ragione di questa incapacità sta nel fatto che non riteniamo giusto (opportuno, corretto) occuparci di noi stessi: prima ci sono gli altri – che hanno ‘bisogno’ di noi nelle più svariate forme.
Questo metterci sempre in fondo alla lista, perché prima vengono gli altri, è assolutamente deleterio. Nessuno dice – nemmeno io! – che non dobbiamo occuparci/preoccuparci degli altri che ci stanno attorno (figli, compagni, genitori, amici…), dico solo che in cima a quella lista (o a metà della lista… voglio essere accomodante!) ci dobbiamo essere noi, per il semplice motivo che se stiamo bene noi, il compito che ci siamo assegnate – far stare bene le persone attorno a noi – diventa più semplice, più efficace, meno gravoso.
È per questo motivo, alla ricerca di qualcosa che facesse stare bene me in primis, che anni fa mi sono imbattuta in Simple Abundance, un libro (ahimè introvabile in italiano – e direi anche inspiegabilmente visto l’enorme successo che ha avuto –) che mi ha davvero fatto cambiare la prospettiva, fatto fare un passo in avanti nella direzione del ‘prenditi cura di te’.
Il libro, pubblicato per la prima volta nel 1995, si basa su 6 pilastri, che sono alla base di una vita abbondante: Gratitudine, Semplicità, Ordine, Armonia, Bellezza e Gioia.
Secondo l’autrice, Simple Abundance “è un risveglio autentico, è recuperare la passione, trovare agio e scoprire quanto c’è di sacro nel nostro ‘ordinario’; è reimmaginare lo spirito, lo stile e la sostanza delle nostre azioni quotidiane; è pensare a ciò di cui hai bisogno per provare contentezza, abbracciare ciò che vuoi fare, vuoi avere, vuoi essere o vuoi sperimentare nella tua vita, a prescindere dall’opinione altrui sulle tue scelte, proprio perché sono le tue scelte”.
Non suona meraviglioso?
Ogni giorno, dal 1° gennaio al 31 dicembre, il libro propone una riflessione ‘ispirazionale’ da leggere (io preferisco al mattino), per aiutarci a conoscere e reclamare il nostro sé più autentico, trovare un (nuovo) equilibrio nelle nostre indaffaratissime vite, e riscoprire ciò che ci rende davvero felici.
A novembre del 2019 il libro è uscito in una versione aggiornata alla società attuale di costante stress legato ad attività professionali molto invasive, informazione 24h su 24 di tutto ciò che succede nel mondo, social media.
In apparente contraddizione con questo volume assordante di input che arrivano dall’esterno, l’autrice ci invita a celebrare (letteralmente) i piccoli piaceri e le minute gioie quotidiane, i momenti ‘ben spesi’. E ci ricorda come trovare la bellezza e praticare la gratitudine nel quotidiano.
E’ infatti lei che ha introdotto il concetto e l’idea del Diario della Gratitudine, un quaderno in cui annotare, giorno per giorno, almeno 5 cose belle che ci sono accadute in quella giornata, e per cui siamo grati.
A lungo andare, ossia dopo un po’ che si pratica questa attività (un mesetto, meglio due), ci rendiamo conto di quanto ricche siano le nostre vite, quanto siano abbondanti, se solo ci fermiamo un momento a ricordarcene e diventarne sempre più consapevoli. Il Diario della gratitudine riesce anche a farci notare cose, eventi, persone, relazioni, casualità piacevoli, che diversamente non avremmo notato.
Per questa ragione Simple Abundance è diventato così importante per me, talmente importante che voglio che altre donne beneficino dei suoi insegnamenti. Con le donne che fanno questo percorso con me abbiamo creato un gruppo su Facebook e abbiamo deciso anche di incontrarci dal vivo alla Zona Nota, per condividere quello che abbiamo imparato e quello che ci ha dato questo libro. E anche per chiacchierare e avere un salotto tutto per noi.
La serata, prima di una serie, sarà martedì 25 febbraio dalle 20,30.
Se ti va di unirti scrivimi a bassolavinia@gmail.com.